Simona Cinà, i risultati dell’autopsia della 20enne morta a Bagheria: annegata, ma esclusi infarto o malattie “silenti”

L'inchiesta

Simona Cinà è probabilmente annegata nella piscina della villa di Bagheria, alle porte di Palermo, dove è stata rinvenuta priva di vita nella notte tra sabato e domenica 3 agosto durante una festa di laurea di due suoi amici.
È il primo risultato dell’autopsia eseguita sul corpo della 20enne pallavolista di Capaci, svoltasi questa mattina all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Nei polmoni della ragazza c’era acqua, confermando così l’annegamento come probabile causa del decesso.
Quello che manca sono le cause dell’annegamento: non sarebbero stati rilevati problemi cardiaci e neanche patologie silenti. Restano in piedi le ipotesi di un malore o dell’abuso di alcol o sostanze stupefacenti: su questo punto saranno fondamentali i risultati degli esami tossicologici i cui risultati sono attesi tra circa 40 giorni.
Gli esami svolti hanno confermato poi quanto già rilevato dal medico legale nella prima ricognizione del corpo di Simona Cinà: sul cadavere della 20enne non c’erano segni di violenza ma solo alcuni ematomi sullo sterno della ragazza, probabilmente riconducibili ai tentativi di rianimazione da parte di due ragazzi che per primi avevano soccorso Simona facendo riemergere il corpo dal fondo della piscina. A mancare all’appello al momento anche l’orario esatto del decesso, che non è stato ancora chiarito.
Sulla morte di Simona Cinà la Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti ipotizzando il reato di omicidio colposo. Lunedì gli inquirenti avevano diffuso un comunicato per rispondere alle voci e alle dichiarazioni dei familiari di Simona, ovvero che a bordo di quella piscina e nel giardino in cui si era svolta la festa non erano state trovate tracce di alcolici, effettivamente sequestrati dalle forze dell’ordine ma solamente 48 ore dopo la morte della ragazza, tempo in cui la villa non sottoposta a sequestro è rimaste incustodita.
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